Analisi di Canzoni Famose
Giorgia - Di Sole e d'Azzurro
Una bellissima ballad nello stile di una delle voci più dotate e virtuose del panorama italiano. Apprezzata per il suo talento anche all’estero, Giorgia ha una grandissima capacità vocale ed espressiva che emerge particolarmente in questa canzone, particolarmente difficile per la grande estensione che copre, circa due ottave.
Trascrizione del video
Mi è stato chiesto di parlare di una canzone di Giorgia. si tratta di “Di sole e d’azzurro”. In realtà ne parlo molto volentieri, perché già avevo intenzione di parlare di Giorgia, anche se avrei parlato di un altro brano. Giorgia è considerata una delle più grandi voci italiane, sicuramente a ragione, proprio per questa sua grande capacità tecnica, per la sua estensione, per il suo controllo fondamentalmente vocale, e la sua anche capacità di riuscire a coniugare tecnica ed espressività.
Per questa ragione è proprio considerata una delle voci più capaci e più virtuose, e non soltanto in Italia, anche all’estero; perché ogni commento che arrivi da artisti stranieri nei suoi confronti, è sempre incredibilmente positivo. Ultima a esprimersi positivamente appunto, è Anastacia, che ha tessuto le lodi proprio di Giorgia. Lei però in realtà è sempre rimasta nell’ambito nazionale. Quindi ha sempre lavorato fondamentalmente su un repertorio italiano. “Di sole e d’azzurro” è una delle sue canzoni più famose, ed è una ballad, e Giorgia è diventata famosa per le ballad.
Diciamo che sono il suo pezzo forte, sono il suo punto forte. A partire da “E poi”, che è la prima canzone che lei cantò a Sanremo, passando per “Come saprei”, arrivando proprio a “Di sole e d’azzurro”, in questi brani emerge completamente quella che è la sua grandissima capacità vocale.
In questo particolare brano, che tra l’altro si è aggiudicato un secondo posto a Sanremo dietro a Elisa, nel 2000, in questo particolare brano la difficoltà, ammessa anche da Giorgia, sta proprio in questa grande estensione; perché in effetti la canzone parte molto grave, molto bassa, e poi si alza per un’estensione complessiva di poco più di due ottave, che è veramente tanto, considerando che in genere una canzone non esce quasi mai dall’ottava o dall’ottava e mezzo di estensione nella tessitura, quindi nella melodia.
Questa canzone quindi è veramente complessa, e richiede una grande padronanza del proprio registro in ogni suo punto: quindi dal registro più grave al registro più acuto. Tra l’altro lei passa da una voce di testa leggera e delicata, a una grande emissione potente in belting sulle note anche più acute, creando naturalmente un effetto di stupore giustamente, perché non è affatto facile. Questa canzone, come dicevo si è aggiudicata un secondo posto a Sanremo. Il testo è stato scritto da Zucchero.
Il testo è molto bello a mio avviso, ma anche la melodia assolutamente rende giustizia. Giorgia è per me sì, una delle cantanti sicuramente più brave in Italia. E la canzone di cui io volevo parlare, era proprio “E poi”, cioè la prima canzone che lei portò a Sanremo. E io che seguivo Sanremo, che tuttora seguo Sanremo per deformazione professionale e per curiosità, perché mi piace vedere chi c’è, naturalmente le performance e le esibizioni, quando vidi lei, così gracilina, piccola, magrina, uscire con questa voce pazzesca, rimasi ovviamente di stucco.
E da grande fan io di Whitney Houston all’epoca, notai immediatamente la similitudine. La sentii molto vicina Giorgia, perché capii che anche lei aveva molto attinto da Whitney Houston; comunque aveva preso ispirazione da lei. Si sente proprio nel suo modo di cantare, di portare le note e di portare i suoni, articolare i suoni. Quindi ho assolutamente una grandissima stima per Giorgia. E tra l’altro apprezzo anche il suo ultimo lavoro in cui ha saputo rinnovarsi e rendersi ancora più attuale.
Credo che ci siano diverse cose veramente pregevoli di Giorgia che si possono ascoltare, e da cui imparare. Sicuramente può essere un ottimo punto di riferimento, e un obiettivo per chi ama in particolar modo quel genere musicale e si prefigge lo scopo di riuscire a cantare appunto in questo modo, insomma questo genere, con questa padronanza e questa capacità.