Tecnica Vocale
L'Attacco Vocale Duro - Il primo suono nel canto
L’attacco duro è anche detto “glottale”. Le corde vocali “sbattono” violentemente una contro l’altra producendo un suono netto. Questo tipo di attacco sarebbe da evitare o usare con moderazione perché traumatico per le corde. Ci sono consonanti che portano inevitabilmente ad un attacco duro come la g di gatto e la c di cane, inoltre questo tipo di attacco viene spesso utilizzato oltre che in questi casi anche per ottenere particolari effetti di ritmicità e appunto durezza nell’interpretazione.
Trascrizione del video
L’attacco vocale è il primo suono che tu produci all’inizio di una frase e di una canzone. E’ un po’ come la firma che tu dai a quella canzone e a quella frase. L’attacco vocale duro, chiamato anche attacco vocale glottale, è come dice la parola stessa, un attacco molto duro, molto sonoro, molto netto, quasi rude. Utilizzato spessissimo nella musica moderna, quindi nel pop, nell’R’n’B, nel rock, insomma in tutti quei generi appunto considerati leggeri e moderni.
L’attacco vocale duro, anch’esso non è particolarmente sano, eppure dà un accento e un carattere molto forte alla frase che stai cantando, alla parola che tu stai cantando. E’ facilmente eseguibile e quindi capibile utilizzando per esempio delle parole che iniziano con la “GH”. Già dicendo “GH” ti rendi conto che il suono si blocca esattamente qui, quindi all’altezza della glottide. Che cosa succede fisiologicamente? Succede che le corde vocali bloccano l’aria per poi aprirsi improvvisamente e lasciarla passare, quindi lasciar passare il suono.
Ti faccio un esempio con un paio di canzoni, per farti capire anche quanto sia inevitabile utilizzare l’attacco vocale glottale, proprio perché ci sono parole spesso dure, che utilizzano la “G” all’inizio, e come sia in realtà poi versatile da genere a genere.
Per esempio Frank Sinatra cantava:
I’ve got you
oppure Bon Jovi cantava:
You give love a bad name
You give
“GH”
Allora come fare a imparare l’attacco glottale? Utilizzando naturalmente sillabe precedute dalla lettera “G”, come “GU”, “GO”, “GA”, “GHI” e facendo vocalizzi, scale e arpeggi utilizzando proprio queste sillabe. Quindi per esempio:
GHI GHI GHI
E con tutte le altre vocali a tua scelta.
Ancora una volta ti ricordo che l’attacco glottale non è un attacco particolarmente sano, quindi cerca di non abusarne, e di utilizzarlo soltanto quando sei sicuro di avere bisogno di un determinato colore, di una determinata intensità sull’attacco, quindi di rendere quell’attacco particolarmente incisivo e particolarmente duro.