Vita da Cantante
Cantare in una Corale o in un Coro. Consigli e vantaggi
Cantare in un coro è un ottima occasione per chi vuole avvicinarsi al canto per la prima volta, ma è anche un ottimo modo per coltivare la propria passione per il canto insieme agli altri. In questo video voglio darti dei consigli se hai deciso o vorresti iscriverti ad un gruppo corale.
Trascrizione del video
Ciao, oggi voglio darti dei consigli se canti in un coro o se hai deciso o hai intenzione di iscriverti e partecipare a un gruppo corale. Cantare in un coro, che sia il coro della chiesa, della scuola, un coro gospel o di qualsiasi altro genere; che sia un gruppo teatrale, anche amatoriale, è un’ottima occasione per avvicinarsi al canto, ed è qualche cosa che io molto spesso suggerisco proprio come primo step in un percorso didattico, quindi in un percorso al fine di imparare a cantare.
E quindi ti darò alcuni consigli per trarre il massimo beneficio da questa esperienza. La maggior parte dei cantanti di una corale arrivano alle prove alla sera distrutti dopo una lunga giornata di lavoro. E allora la prima cosa da fare è ritrovare l’equilibrio e quindi riscaldarsi in previsione delle prossime prove.Quindi la prima cosa che devi fare, il primo consiglio che ti dò è di fare un po’ di riscaldamento fisico, con dello stretching, piccoli esercizi di corpo libero che ti servono per rigenerarti e per ritrovare energia.
Per quanto riguarda l’aspetto vocale puoi invece riscaldarti con il ronzio, questo suono che ti aiuta a scaldare velocemente le corde vocali e che è questo suono:
ZZZZZ
Anche sbadigliare può essere molto utile, quindi se sei in grado di sbadigliare o di provocare lo sbadiglio è un altro metodo assolutamente efficace per rilassarsi, riscaldarsi e appunto ritrovare l’energia giusta per affrontare le prove. Adesso passiamo a dei consigli un pochino più tecnici, un pochino più specifici. Il primo consiglio riguarda la respirazione.
Non sto parlando in questo caso di tecnica di respirazione, ma di tempi di respirazione. Quando si canta con un coro, quando si canta con altre persone, i punti in cui prendere fiato, prendere aria, devono essere precisi, devono essere sincronizzati. Per cui bisogna imparare a respirare insieme agli altri facendo attenzione a tutte quelle che sono le indicazioni del vostro direttore del coro.
Presta molta attenzione a quelli che sono i respiri all’interno di un brano, perché altrimenti avrai un effetto, o percepirai sicuramente un effetto sfasato molto ma molto sgradevole. Cantare insieme agli altri significa riuscire ad armonizzare la propria voce, il proprio suono, e anche il proprio respiro con gli altri. Un altro punto da tenere in considerazione è cantare nel giusto registro.
Ogni voce ha un proprio registro, cioè ha una serie di note, un range vocale quindi, in cui lavora meglio, che riesce a raggiungere con più facilità. I registri vocali si dividono in bassi, tenori e baritoni per gli uomini; contralto, mezzosoprano e soprano per le donne.
Quando si canta in un coro generalmente tutte queste voci vengono prese in considerazione a prescindere dal genere, perché il canto corale prevede un’armonizzazione appunto delle voci che abbiano anche timbriche differenti per poter dare appunto un effetto corposo, un bell’effetto corale. Quindi cerca di cantare nel tuo registro. Generalmente il direttore di un coro ascolta, fa delle audizioni nel momento in cui qualche nuovo corista si propone, e appunto dovrebbe riuscire a determinare il tuo registro vocale e affidarti quindi una parte corretta per il tuo registro.
Purtroppo però spesso, soprattutto nei cori amatoriali, c’è carenza di alcuni registri, e in genere sono i registri più acuti, ossia i tenori e i soprani.
Quindi con grande probabilità ti troverai se sei un baritono, quindi se sei nel registro diciamo medio degli uomini, oppure un contralto, che è il corrispettivo femminile, ti troverai probabilmente a dover cantare anche la parti dei soprani, che sono parti più alte, quindi note più acute che risulteranno più difficoltose. In questo caso un ottimo escamotage, chiamiamolo così, un’ottima alternativa è quella di approcciare le note più acute andando in falsetto, e per le donne andando in un registro puramente di testa.
Cioè cerca di raggiungere le note senza pensare di dover dare eccessiva potenza al suono; non conta in realtà, non è necessario, perché ti ripeto, nel canto corale non dovrebbero mai esserci voci che predominano rispetto ad altre, ma il fine ultimo, lo scopo di un bel coro è quello di ottenere un effetto di grande omogeneità, quindi più voci che cantano come se fossero una sola. A questo proposito introduco il concetto dell’amalgamarsi. Quindi come ti dicevo ci dev’essere un mix perfetto tra le voci.
Quindi devi imparare o devi sforzarti di non cercare di prevalere sugli altri. E’ un errore che può essere piuttosto comune per il semplice fatto che quando si canta con gli altri, soprattutto le prime volte, si fa molta fatica a seguire la propria di voce, a sentire bene la propria voce e a cantare la giusta melodia.
E allora ti dò un piccolo consiglio: se ti trovi in difficoltà, se quindi non riesci a sentire bene la tua voce e hai paura di cantare una melodia sbagliata che quindi vada a rovinare diciamo l’armonicità di tutto il coro, metti la mano a conchetta in questo modo accanto all’orecchio. Questa posizione proprio a conchetta è come se estendesse il tuo padiglione auricolare e nel momento in cui appunto appoggerai la mano sull’orecchio sentirai immediatamente la tua voce amplificata, quindi a un volume più alto.
Visivamente non è molto bello, per cui utilizza questo piccolo trucco soltanto all’inizio e quando ne sentirai veramente l’esigenza, cioè nei punti nei quali effettivamente avrai molta difficoltà ad ascoltarti, a sentirti. Però ricordati sempre che lo scopo finale è riuscire ad amalgamarti con le altre voci, quindi evita assolutamente di cercare di sovrastare gli altri, altrimenti si perderà appunto l’effetto voluto.
Quando si canta in un coro, ma quando si canta in generale, uno dei disagi più frequenti è causato dalla mancanza di una corretta articolazione dei suoni. Cosa vuol dire? Che molto spesso la mascella, la mandibola, la lingua, restano bloccati, restano rigidi, e questo provoca intanto una difficoltà proprio nella pronuncia delle parole che diventano poi difficilmente comprensibili, intelligibili da chi ascolta, e si traduce anche proprio in una difficoltà da parte di chi canta di emettere determinati suoni.
In un canto, in un coro ancor di più, ci si può permettere di modificare alcuni suoni, di aprirli per esempio quando si cantano determinate note. Per esempio sugli acuti ai soprani è concesso di aprire per esempio molto le “A” per riuscire a raggiungere quelle note in maniera più chiara, più limpida senza eccessiva fatica e mantenendo appunto le parole udibili e comprensibili. Ricordati quando partecipi a un coro di arrivare preparato, cioè cerca di studiare la tua parte prima di arrivare alle prove.
Se conosci la musica sicuramente il tuo maestro di coro ti fornirà la partitura di quelli che sono i brani del repertorio del coro. Se non conosci la musica, piuttosto porta con te un piccolo registratore portatile.
Generalmente durante le sessioni di prova con un coro, l’insegnate, il maestro di coro, fa cantare singolarmente i vari gruppi di voce, per cui prima i bassi, poi i contralti, poi i soprani, poi i tenori, e tutte queste voci generalmente cantano delle melodie diverse che vanno poi a intrecciarsi, ad armonizzarsi nel momento in cui vengono cantate contemporaneamente.
Quindi se ti porti un piccolo registratore portatile avrai modo di registrare quelle che sono le melodie del coro, soprattutto la tua parte, e poterla ascoltare e memorizzare quando sei a casa. E’ un lavoro che puoi fare naturalmente nei momenti di tempo libero, anche quando sei in macchina, quando viaggi, ed è assolutamente utile; questo per ottimizzare la qualità della tua performance vocale e anche la qualità di tutto il coro. Infine un altro piccolissimo consiglio che riguarda il fatto di evitare di parlottare durante le prove.
Capita spesso perché d’altronde si è in tanti, magari si ha voglia di scambiare qualche chiacchera e credo che vada benissimo e ci sono i momenti in cui questo è assolutamente concesso. Ma cerca di non farlo mentre si sta eseguendo un brano. Se ti senti insicuro su una nota, se pensi di avere sbagliato qualcosa, non fermarti a chiedere immediatamente conferma a chi ti è accanto. Attendi il termine del brano semplicemente, e poi chiedi delucidazioni.
Naturalmente se una volta intrapreso il percorso del canto corale ti appassionerai, il consiglio è quello di studiare canto in maniera un pochino più approfondita e quindi magari di studiare qualcosa di più tecnico a partire dalla respirazione, le risonanze, quindi concentrarti di più sulla tecnica vocale e sulla tua voce.