Vita da Cantante
Come comporre le proprie canzoni (seconda parte)
Una volta che si è creata una canzone è necessario poterla registrare e realizzare. In questo video ti parlo di home recording (come farsi un piccolo studio di registrazione casalingo), di registrazione in studio e di come proporre le proprie canzoni originali ai produttori.
Trascrizione del video
Ciao, eccoci alla seconda parte del video dedicato alla composizione, allo scrivere e interpretare le proprie canzoni. Ti ho dato qualche suggerimento nella prima parte legato proprio all’aspetto creativo. Tra l’altro vorrei aggiungere che più si scrive, più si prova, più si cerca di fare una melodia e di scrivere una canzone, più facilmente viene. Cioè continunando a praticare l’arte, diventerai molto ma molto abile, quindi diventerà molto più facile riuscire a creare di giorno in giorno delle nuove melodie. Veniamo però all’aspetto pratico, concreto.
Cioè una volta che tu hai registrato sul tuo registratorino portatile, sul tuo cellulare, una canzoncina, una canzone, una melodia; oppure anche accompagnandoti tu col pianoforte, insomma, hai registrato la tua canzone in maniera approssimativa, diciamo un po’ come appunto, come fare a realizzarla? Allora oggi fortunatamente ci sono mezzi molto più alla portata di tutti, grazie all’avvento dei computer, grazie all’avvento di software di editing musicali che servono proprio a assemblare musica, comporre musica; grazie ai sequencer, sequencer è un altro tipo di software, di programma, è fatto apposta per la musica, che serve per avere una sorta di studio di registrazione professionale a casa propria.
Quindi ci consente di registrare la nostra voce, di registrare tutti gli altri strumenti che servono, comodamente da casa nostra. Quindi i mezzi oggi che ci sono concessi in maniera casalinga diciamo, sono veramente tanti. Quindi se disponi di un computer e di un software per la registrazione audio e midi, puoi tranquillamente provare a realizzare i tuoi provini, quindi le tue canzoni, a casa.
Ciò che ti serve come ti dicevo è: un computer, un software di editing o un sequencer; ti lascio qualche nome perché sono quelli più diffusi, quelli più usati anche a livello professionale, ma attenzione, i software di cui ti sto parlando adesso sono tutti a pagamento, mentre esistono in rete se li cerchi anche molti programmi altrettanto validi assolutamente gratuiti. Quindi quelli più diffusi sono: Logic, sono Cubase, sono Pro Tools, sono Cakewalk. Questi sono usati professionalmente anche negli studi.
Altri software appunto possono essere reperibili in rete e sono assolutamente gratuiti. Ti basterà cercare “sequencer audio midi gratis”. Sono sicura che ne troverai parecchi.
Una volta che avrai quindi il computer, software audio, avrai bisogno di una scheda audio, non dico professionale, ma che ti consenta di collegare un microfono semiprofessionale, e in questo caso anche lì puoi fare una ricerca rapida su Internet, troverai moltissime schede audio, ma anche nei negozi, negli store di elettronica, chiedendo semplicemente a un qualsiasi addetto del reparto hardware, ti saprà consigliare sicuramente quello che serve a te. Possono essere anche appunto schede audio non professionali che comunque hanno una buonissima prestazione per fare dei provini casalinghi.
E poi ti servirà un microfono. Allora, tantissime volte mi arrivano proprio richieste di: “Quale microfono devo comprare? Devo spendere tanti soldi? Va bene un microfono che uso per cantare dal vivo, oppure devo comprare un microfono apposta?”. Allora, se già hai, possiedi, un microfono che usi per cantare dal vivo, molto probabilmente il microfono che usi è già di buona qualità, quindi non comprare qualcos’altro. Comincia sempre con le cose che possiedi. Non fare megainvestimenti prima di aver provato quei mezzi che già possiedi.
Se invece devi comprare un microfono specificamente per la registrazione audio in casa, preferibilmente scegli un microfono a condensatore. Microfono a condensatore richiede un’alimentazione esterna, che è chiamata phantom power, e che esiste presente su molte schede audio, per cui nel momento in cui compri la scheda audio magari puoi anche chiedere che abbia la phantom power che ti serve per il microfono, oppure si trova nei mixer.
Il mixer, apro una piccola parentesi, non è fondamentale nel momento in cui tu registri con un software buono, abbastanza buono, quindi con un sequencer audio abbastanza buono; proprio perché il mixer poi è integrato nel software. E’ tutto sul computer insomma. Però tornando al microfono hai bisogno comunque di un’alimentazione esterna che si chiama appunto phantom power, quindi questo tu dovrai stare attento ad avere nella scheda audio eventualmente. E, a proposito del microfono, esistono oggi dei microfoni veramente molto economici addirittura USB.
In questo caso non ti serve neanche la phantom power, non ti serve assolutamente nient’altro se non il microfono e il software audio, proprio perché è il computer che alimenta il microfono, e il microfono è assolutamente decorosissimo per poter effettuare dei provini casalinghi. E quindi ti invito in questo caso a cercare su Google: “microfono condensatore usb”. Troverai veramente diversi prodotti a dei prezzi assolutamente accessibili che cambieranno drasticamente la qualità del tuo audio. Abbiamo parlato fino adesso di home recording sostanzialmente. Ti ho dato dei piccolissimi suggerimenti.
Il discorso poi si potrebbe approfondire tantissimo e quindi parlare di moltissimi altri aspetti quali equalizzazioni, compressioni, quindi aspetti strettamente più tecnici legati poi alla produzione della voce dopo la fase di registrazione. Però insomma non è possibile dilungarsi così tanto ora, e quindi ti darò la terza opzione qui, per poter registrare ovviamente le tue canzoni: lo studio di registrazione professionale. Ebbene sì, per quanto sia naturalmente l’opzione più dispendiosa perché ovviamente ha un costo, resta comunque anche l’opzione più preferibile in fondo, e migliore.
Perché ci si rivolge sempre e comunque a un professionista che sa esattamente come far suonare per bene una base musicale, una canzone, e quindi ti può garantire un prodotto giusto per una proposta musicale, quindi un prodotto professionale, una demo quantomeno professionale. Per quale ragione ti dico questo? Perché quando vai poi a rivolgerti a un’etichetta discografica, a un produttore, è importante che ci si presenti sempre con un aspetto comunque professionale, soprattutto sotto il profilo della produzione che si vuole proporre.
Potrebbe anche essere, attenzione, una registrazione fatta soltanto con una voce e una chitarra, o un pianoforte e una chitarra. Ma rivolgersi comunque a uno studio di registrazione ti garantisce che la tua voce suoni benissimo e la chitarra suoni benissimo, cosa che invece non è garantita se si fa tutto da soli.
Io consiglio sempre l’home recording, quindi la prima fase di registrazione casalinga quando si cominciano a fissare le idee, si mette giù la traccia della canzone, senza avere già in mente un arrangiamento, senza avere già in mente tutto quello che ci va intorno. Quindi diciamo che ti serve per poter immediatamente registrare e avere disponibili le tue canzoni e poi poterle lavorare successivamente in maniera più professionale. Quindi lo studio di registrazione resta sempre l’opzione a mio avviso migliore.
Un altro consiglio è quello di registrare, di proporre una quantità limitata di brani per volta; cioè scrivi tante canzoni, e una volta che avrai tante canzoni potrai scegliere quelle che secondo te sono più efficaci, sono più belle, ti vengono meglio, meglio mettono in evidenza le tue capacità, anche canore naturalmente, e creative. E scegli quindi quattro o cinque brani da registrare in maniera professionale e da proporre. Ricordati purtroppo che i produttori discografici raramente ascoltano per più di pochi secondi una canzone, e poi passano alla successiva.
Per cui devi cercare di essere sempre molto accattivamente immediatamente e dar subito la sensazione appunto di qualità.