Vita da Cantante
Come migliorare la voce con l’Equalizzazione
L’equalizzatore agisce sulle frequenze dei suoni, della voce nello specifico, modificandola. Rendendola più chiara, più scura, più sonora, più ariosa, ma non solo, l’uso sapiente dell’equalizzatore può camuffare anche piccoli errori o problemi vocali.
Trascrizione del video
Per quanto un microfono di alta qualità già riesca a intercettare, a catturare un suono, in questo caso la voce, in maniera molto fedele, a volte è necessario aggiungere un effetto, cioè lavorare sulle frequenze della voce con l’equalizzatore. L’equalizzatore è utilizzato per rendere più omogeneo il mix di tutti gli strumenti che suonano. Infatti ci sono delle frequenze particolari, ogni suono ha una sua frequenza dominante e altre frequenze che invece non emergono bene. Queste frequenze a volte cozzano tra di loro, oppure se ne sente la mancanza.
Magari suoni eccessivamente ricchi di frequenze alte non ti danno la sensazione di corposità, di calore, quindi bisognerà agire sulle frequenze basse e medie alzandole, per esempio. Nel caso della voce, l’equalizzazione può veramente avere degli effetti incredibili sulla qualità del suono. Non mi dilungherò parlando di tutte le frequenze che lavorano sui diversi strumenti. Mi limiterò alle frequenze su cui agire per cambiare, o comunque per modificare, la voce. Per esempio, i 200 hertz servono per agire sulla corposità del suono.
Se si alza questa frequenza su una voce, quindi si aumenterà la sua corposità, la sua intensità; se si abbassa, si ridurrà il suono medioso della voce, quindi si ridurrà questa intensità di suono. Per rendere una voce più chiara, bisognerà lavorare sui 3000 hertz invece, quindi aumentando questa frequenza la voce risulterà appunto più chiara, più cristallina; al contrario, abbassando questa frequenza si ridurrà l’ariosità e appunto la brillantezza del suono. Devi sapere anche che abbassando i 3000 hertz, si camuffano i difetti di intonazione della voce.
Quindi anche in questo caso, seppur non correggendo fortemente con altri mezzi una voce, già si può avere la sensazione di una voce più intonata, quindi soltanto abbassando, togliendo i 3000 hertz. Ancora, i 5000 hertz aumentano la presenza di una voce. Quindi per renderla molto presente, molto vicina, si aumenta questa frequenza; al contrario abbassandola si crea una sensazione di distanza, di distacco quasi, della voce rispetto al resto dell’arrangiamento. Quando una voce non è particolarmente squillante, si aumentano i 7000 hertz.
Abbassandoli invece si elimina il problema della “S” sibilata che molto spesso viene ripresa in fase di registrazione. Quindi anche in questo caso, agendo molto poco sull’equalizzazione di una voce, si vanno a risolvere dei problemi che invece normalmente emergono e naturalmente emergono, proprio come questo della “S” che esce molto sibilata.
Quindi in fase di post-produzione, in studio di registrazione, cioè dopo che è stata cantata una canzone, senza aver toccato niente, quindi senza aver messo l’equalizzatore, cosa succede? Che il produttore, l’ingegnere del suono, va a ritoccarla e a tagliare o a aumentare, aggiungere certe frequenze, per rendere la voce ancora più bella di quanto non sia. Se la voce appunto non è particolarmente squillante viene modificata. Se la voce non è ben presente anche lì viene ritoccata in modo che diventi più presente.
Insomma, non lasciarti mai ingannare da quello che è il risultato finale, perché sempre, questo accade anche per i cantanti eccezionali, viene effettuato un lavoro di post-produzione proprio sulla voce. Ciò non vuol dire che il cantante non sia capace di cantare. Ciò vuol dire che bisogna realizzare qualche cosa che sia in perfetto equilibrio tra la voce e i suoni, e quindi bisogna fare in modo appunto che la voce emerga al massimo.
Tramite l’equalizzazione in questo caso, come hai potuto capire, si possono ottenere degli effetti molto molto significativi, sul suono di una voce.