Vita da Cantante
Come usare il compressore sulla voce
Il compressore è uno strumento che applicato sulla voce o su uno strumento ha lo scopo di uniformare il suono, di ridurre un suono troppo alto o amplificare al contrario un suono eccessivamente basso. Applicare la giusta quantità di compressione sulla voce è importante per non appiattire la dinamica e l’espressività di un’interpretazione vocale o strumentale.
Trascrizione del video
Uno degli effetti più usati e fondamentali soprattutto quando si registra o quando si canta dal vivo, effetto da applicare sulla voce, è il compressore. Il compressore infatti uniforma e rende omogeneo il suono. Lo scopo del compressore è quello di abbassare la dinamica di un suono per renderlo più omogeneo appunto, più lineare, più uniforme.
Ti faccio un esempio: se registri una canzone, probabilmente, anzi sicuramente, la tua voce non avrà sempre lo stesso volume, perché cambiando le note, cambiando la tua intenzione, ci saranno punti in cui canti più piano magari, punti in cui invece spingi molto, la tua voce ha molta potenza. Naturalmente questo tipo di emissione si traduce in picchi sonori, cioè in sbalzi di volume molto forti.
Nel momento in cui la voce si trova quindi nel contesto di una base musicale, o accompagnata da altri strumenti, si può verificare questo problema: che magari non si sentono le parti più basse, quelle emesse appunto con un volume più basso, una dinamica più bassa, e invece sparano fortissimo le note più alte, quelle emesse appunto più forte. In questi casi è utile appunto utilizzare il compressore, che rende la voce più omogenea, più uniforme, che riduce questi picchi.
Riduce la distanza sostanzialmente tra i punti più esili, più bassi a livello dinamico, e i punti invece più alti a livello dinamico. E’ però molto importante regolare il compressore con attenzione, perché altrimenti si rischia di schiacciare completamente il suono e di renderlo piatto. Quindi bisogna sempre ricordarsi che la dinamica nella voce così come negli strumenti, è un fattore espressivo fondamentale che va assolutamente tenuto in considerazione.
Esistono diversi tipi di compressore, però tutti quanti hanno alla fine gli stessi settaggi, cioè le stesse funzionalità, che sono: Ratio o Rate, che significa “rapporto”; il Threshold che significa “soglia”; l’Attack che significa “attacco”; il Release che significa “rilascio”, e il Gain che significa “guadagno”. Il primo settaggio da impostare è quello del Threshold, cioè la soglia. Serve per determinare quando il compressore deve cominciare ad agire sulla voce. Generalmente il livello di soglia va tenuto sempre abbastanza alto sulla voce.
Perché? Perché altrimenti tende ad appiattire la dinamica della voce, quindi a non far più risaltare tutti quelli che sono i colori e i diversi modi di emissione che si utilizzano quando si canta. Diciamo che una media ragionevole su cui settare il Threshold, quindi la soglia sulla voce, è di circa 7 decibel, 7 dB. Il secondo settaggio riguarda il Rate, cioè il rapporto. Che cosa vuol dire? Imposta di quanto il compressore agisce sulla voce una volta che la voce ha superato la soglia sostanzialmente.
E funziona a rapporti appunto. Il mio consiglio è quello di partire sempre con un rapporto alto, cioè quindi con una compressione fondamentalmente, con un effetto del compressore lieve, e aumentare piano piano in base poi al proprio gusto e all’effetto che si vuole ottenere. Quindi si parte da un rapporto comunque alto, e si regola a scendere.
Il settaggio successivo è quello dell’Attack, ossia dell’attacco, che misura, che derermina quanto velocemente il compressore inizia ad agire dal momento in cui il segnale, quindi la voce, ha superato la soglia. Generalmente per la voce questo settaggio è molto veloce, il tempo di Attack è molto veloce, intorno ai 5 millisecondi, in modo che intervenga immediatamente sulla parola, e la parola sia scandita quindi, e diciamo venga fuori chiaramente, senza essere troncata o mozzata appunto dall’intervento del compressore.
Il Release invece, che significa rilascio, è il momento in cui si determina quando il compressore deve smettere di agire sostanzialmente, quindi il tempo appunto di rilascio. Il tempo di rilascio è leggermente superiore rispetto al tempo di attacco. Diciamo indicativamente intorno ai 50 millisecondi. Quindi settando queste impostazioni in questo modo, generalmente si ottiene una compressione diciamo standard sulla voce, ma accettabile. Naturalmente il tutto va regolato in base anche al proprio gusto e alla propria esigenza. L’ultimo settaggio del compressore è il Gain, o guadagno.
Che cos’è il Gain? E’ il volume sostanzialmente finale della voce compressa, cioè quanto vorremmo fare suonare questa voce compressa. Valuta che tutte le volte che si utilizza un compressore, che sia sulla voce o su un qualsiasi altro strumento, il volume in uscita diminuisce leggermente, per cui bisognerà agire proprio sul volume del Gain, del guadagno, alzandolo leggermente per far riemergere la voce rispetto agli altri strumenti, o rispetto alla base. Naturalmente questa è una guida sommaria.
Le impostazioni potrebbero essere molto più sottili e rifinite, in base come ti dicevo al gusto e all’esigenze, ma indicativamente per iniziare puoi cominciare con questi settaggi.