Vita da Cantante
Come usare il Microfono per cantare al meglio
Saper usare il microfono quando si canta dal vivo è molto importante. Se non si è abituati ad usarlo si possono commettere alcuni errori che compromettono la performance. Basta qualche piccolo accorgimento per rendere il microfono il migliore alleato di un cantante.
Trascrizione del video
Sapere usare il microfono quando si canta dal vivo è importantissimo per ogni cantante. Questo è un microfono dinamico: è il tipo di microfono che normalmente si trova su un palco in quasi tutte le circostanze; che siano concerti, che sia un karaoke, che sia un piano bar, è quello utilizzato appunto nelle situazioni live, nelle situazioni dal vivo. Ed è molto importante saperlo usare nella maniera corretta ed evitare alcuni piccoli errori piuttosto comuni quando per la prima volta si canta utilizzando un microfono.
Per prima cosa, come si tiene il microfono? Il microfono se si tiene in mano naturalmente, va tenuto sul corpo, quindi sull’asta del microfono, in questo modo, evitando di coprire con le mani la capsula, che è la parte superiore. Per quale ragione? Perché se si copre con la mano la capsula, si falsa il suono della voce, quindi il suono viene percepito dal microfono in maniera sbagliata, distorta, in genere con un effetto di inscatolamento.
Quindi a meno che non si voglia effettivamente utilizzare questo tipo di effetto durante una canzone, è sempre bene tenere appunto il microfono ben impugnato nel corpo, nella parte appunto lunga. Un altro errore abbastanza comune è quello di direzionare il microfono verso il basso, o ancora peggio verso il monitor di palco. Il monitor di palco, detto anche “spia”, è quella cassa che serve al cantante per poter ascoltare in maniera adeguata la base, l’accompagnamento musicale e strumentale, e la sua voce.
Nel momento in cui si direziona il microfono verso il monitor di palco, immediatamente si innesca un fischio molto fastidioso che si chiama larsen in realtà, e che quindi va a creare naturalmente un brutto inconveniente durante una situazione dal vivo. Oltre ad essere molto fastidioso sia per il cantante, è appunto molto fastidioso anche naturalmente per il pubblico che ascolta.
Quindi è sempre importante tenere il microfono anche tra una canzone e l’altra, tra una frase e l’altra, rivolto verso se stessi, verso il corpo, quindi mai abbassato lungo il corpo, mai direzionato verso il monitor di palco. Attenzione quando si tiene il microfono, a stare cauti con i colpetti dati con le dita proprio sul corpo del microfono. E’ un abitudine che molti cantanti hanno, anche molto famosi.
Il problema soprattutto se si hanno degli anelli banalmente alla dita, è che questi colpetti dati sul microfono, rientrino proprio nell’ascolto. E quindi è sempre bene stare attenti, prestare attenzione, quindi cercare di tenere sì il ritmo, però in maniera molto delicata, ed evitando eventualmente appunto di portare anelli o comunque accessori in metallo sulle mani e sulle dita, che vadano poi a colpire proprio il corpo del microfono, e quindi a rientrare nell’ascolto. Veniamo ora all’aspetto più importante, che è la dinamica.
Come allontanare ed avvicinare il microfono alla propria bocca, in base a quello che si sta cantando e a come lo si sta cantando. La regola in realtà è molto semplice: quando si canta con un tono di voce normale, chiamiamolo così, la distanza del microfono dalla bocca dovrebbe essere di due o tre centimetri. Se si canta molto piano come volume, come dinamica, il microfono dovrebbe quasi sfiorare le labbra, o addirittura sfiorarle.
Più il volume della propria voce invece aumenta, quindi più aumenta la dinamica, più il microfono va distanziato. In questo modo si evitano picchi sulle note emesse in maniera più potente, e si evita anche di non avere la possibilità di udire, di sentire chiaramente le note invece cantate ad un volume più basso.