Vita da Cantante
Dare consistenza e profondità ad una voce stridula
Una caratteristica senz’altro poco gradevole sia nel canto, ma anche nella voce parlata è la voce stridula, cioè acuta e aspra. Nella maggior parte dei casi non si tratta di un fatto timbrico innato, ma di un vizio di emissione. Anche una voce stridula e aspra può diventare più profonda e calda con qualche accorgimento ed esercizio.
Trascrizione del video
Tutti noi abbiamo una qualità timbrica differente, ma ce n’è una che è particolarmente sgradevole sia quando si parla, sia quando si canta. Avere una voce stridula. Cosa significa avere una voce stridula? Ti faccio qualche esempio. Ci sono diversi personaggi anche nel mondo dello spettacolo che hanno questa caratteristica. Per esempio Sandra Milo ha tipicamente una voce stridula, quindi molto acuta, molto aspra.
Un altro personaggio celebre, doppiato tra l’altro egregiamente anche in italiano con la stessa qualità vocale è Karen Walker, che è una delle protagoniste di Will & Grace: anche lei ha una voce stridula. Quindi avere una voce stridula significa avere questa voce appunto particolarmente aspra, molto acuta, e senza profondità sostanzialmente. E nel canto questo tipo di vocalità sicuramente può essere limitante, perché non si ha la possibilità di colorare, interpetare, e utilizzare poi un suono fondamentalmente gradevole.
Tra i motivi, tra le cause di una voce particolarmente stridula, c’è una sbagliata collocazione della voce nella propria cassa armonica fondamentalmente. Proprio perché si tende a parlare anche sempre di testa, cioè spostare sempre il suono verso l’alto. E tra l’altro è anche più faticoso volendo ben vedere. Quindi una delle prime cose che bisognerebbe cercare di fare, è spostare il suono in maschera, quindi sulla bocca, a livello della bocca e del naso, qui in mezzo esattamente.
Come fare? Beh semplicemente, anche senza particolari esercizi, cercando di iniziare imitando delle voci grosse, delle voci magari maschili molto profonde, come Barry White per fare un esempio. Il fatto di imitare, ti porterà a spostare il suono nella giusta area di risonanza, o quantomeno cominciare ad abbassare il suono, e a prendere consapevolezza di questa area di risonanza, di questa parte della tua cassa armonica.
Ancora una volta, altra causa, è sicuramente una sbagliata respirazione: una respirazione superficiale che ti porta ad avere quindi una cattiva gestione del fiato e una cattiva gestione della voce, quindi una sbagliata emissione. Generalmente una voce stridula è una voce sì, anche potente, però è una voce che per ottenere questa potenza richiede un grande dispendio di fiato, di aria. E questo è chiaramente dannoso poi per le corde vocali e per la tua voce. Ecco quindi alcuni esercizi per riuscire a trovare una diversa profondità nella propria voce, e renderla più corposa.
Il primo esercizio è puramente respiratorio, e consiste nell’inspirare col naso, gonfiare la pancia, perché il diaframma si abbassa; quindi stiamo respirando di pancia, le spalle devono restare rilassate, inspiriamo col naso:
e poi buttiamo fuori l’aria con la bocca socchiusa:
Devi lasciare proprio una piccolissima fessura. Se qualcuno suona il flauto traverso per esempio, ha idea o osserva uno strumentista, un flautista di flauto traverso, si accorge che è esattamente quella la posizione delle labbra. Quindi una specie di bacio, però un pochino più teso tra virgolette.
Quindi dev’essere un piccolissimo spiraglio tra le labbra. Quindi l’aria esce un pochino a fatica. Ripetere questo esercizio per almeno un cinque o sei volte. Ora inspiriamo nuovamente, e invece di far uscire l’aria attraverso questo piccolo spiraglio tra le labbra, cominciamo a utilizzare delle consonanti, dei suoni. E partiamo con la “S”, e facciamo seguire la “L” e la “M”.
Alternativamente quindi puoi fare tre esercizi ben distinti, oppure puoi fare uno stesso esercizio, quindi in un unico fiato utilizzare le tre consonanti, in questo modo:
SSSS LLL MMM
Ricordati sempre di utilizzare una nota molto comoda, una nota vicina al tuo livello parlato sostanzialmente. Non devi sforzarti mai.
L’ultimo esercizio respiratorio ancora una volta consiste nell’inspirare, con il diaframma, abbassando il diaframma, e trattenere il fiato per qualche secondo, dopodiché usare il suono “PF” in questo modo:
PFFFF
PFFFF
Praticamente come se fosse un palloncino, e lo facessi sgonfiare piano piano. E’ proprio: “PF”, quindi chiudi e apri leggermente le labbra, per buttare fuori l’aria in maniera molto molto graduale e molto lenta.
Durante tutti questi esercizi dovresti chiaramente sentire la tensione in questa area del corpo, cioè nel ventre sostanzialmente: quello è il diaframma; è il diaframma che sta sostenendo quindi il fiato. Questi esercizi vanno fatti anche loro regolarmente, possibilmente ogni giorno. Non stancano, nel senso che non provocano nessun tipo di danno nel momento in cui vengono fatti anche per molto tempo consecutivo, non può che essere un bene, comunque protratti nel tempo, per qualche giorno, o anche qualche settimana, se lo ritieni necessario o se senti di non aver capito bene.
Quando si saranno svolti tutti gli esercizi, si avrà padronanza, quindi si riusciranno a fare tutti quanti gli esercizi spiegati, l’ultimo esercizio consisterà nel leggere delle parole, e scandire bene le sillabe, ricordandosi sempre di mantenere la voce a questa altezza, cioè centrale rispetto al viso; in modo da mantenere quindi il suono più basso sostanzialmente, più rotondo, ricordandosi sempre di respirare con la pancia, quindi utilizzando la corretta respirazione. Per esempio puoi usare qualsiasi parola.
Per esempio:
PRA-TI-CA
oppure:
MU-SI-CA
Prendi un giornale, prendi un libro, quello che vuoi, e sottolineati le parole che vuoi pronunciare, sulle quali vuoi allenarti, e procedi con questo allenamento. Vedrai che molto presto avrai dei risultati grandi e riuscirai a trovare una voce più corposa e più calda rispetto a quella stridula, che magari hai adesso.